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Atmosfere del Sol Levante nel Golden State d’America; il “Japanese Tea Garden” di San Francisco e gli “Hakone Gardens” di Saratoga

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04 Lug Atmosfere del Sol Levante nel Golden State d’America; il “Japanese Tea Garden” di San Francisco e gli “Hakone Gardens” di Saratoga

Il legame tra la California e il Giappone è indiscutibilmente molto forte. La comunità del Sol Levante, almeno nelle contee del nord, è ben radicata e le sue millenarie tradizioni si mescolano – spesso risaltando – con l’esuberante contesto culturale che caratterizza il Golden State. La separazione fisica di miglia e miglia di oceano molte volte sembra quasi non esistere, tanto che addirittura le onde anomale provocate da ogni forte terremoto in Giappone, riescono a provocare danni ingenti anche sulle coste californiane.

Sarà allora per questa “distante vicinanza” che il primo giardino giapponese di tutti gli Stati Uniti sia stato realizzato proprio a San Francisco: si tratta del Japanese Tea Garden, splendida piccola oasi di armonia all’interno del Golden Gate Park.

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Creato nel 1894 in occasione della California Midwinter International Exposition, occupava inizialmente una superficie di soli 4.000 mq ed era destinato ad essere smantellato una volta conclusa l’esposizione. Il suo artefice – l’architetto paesaggista Makoto Hagiwara – riuscì però a trovare un accordo per renderlo permanente e lasciarlo così in dono alle generazioni future. Ne divenne quindi il curatore e ne ampliò la superficie fino agli attuali 20.000 mq, mettendo tutto il proprio talento nella realizzazione di un giardino dalla somma perfezione. Hagiwara e la sua famiglia vi abitarono fino al 1942 quando, come altri 120.000 Giapponesi Americani, furono costretti a spostarsi nei campi di internamento. Purtroppo, una volta finita la guerra, alla famiglia non fu concesso di ritornare al Tea Garden che, nel corso degli anni successivi, ha comunque mantenuto la sua struttura originaria, nonostante qualche nuova addizione.

Quello che possiamo ammirare oggi è quindi, sostanzialmente, ancora l’opera di Hagiwara: un vero e proprio Roji – letteralmente “sentiero bagnato di rugiada”- giardino il cui solo scopo è quello di trasportare i partecipanti alla cerimonia del tè dal mondo esterno a quello interno in cui trovare calma e serenità.

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Il giardino è diviso in due parti da una sorta di recinzione e presenta caratteristiche differenti: il Roji esterno è aperto e luminoso, mentre quello interno è più appartato e riflessivo. Passare da una parte all’altra non è solo un percorso, ma un movimento più profondo verso uno stato d’animo calmo e fiducioso.

Ad accompagnarci, nel Japanese Tea Garden di San Francisco, sono ponticelli che attraversano specchi d’acqua, cascatelle, panchine per l’attesa, giardini rocciosi e lanterne in pietra che guidano i nostri passi, boschetti di bambù e persino una pagoda. La vegetazione, coloratissima in primavera e dalle mille sfumature di verde nella stagione estiva, si appoggia sul giardino come un mantello ricco di tessiture, portamenti e profumi diversi.

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E’ vero che la Tea House cerimoniale è stata trasformata oggi in una caffetteria, che c’è un fornitissimo gift shop e che la quantità di visitatori è sempre piuttosto abbondante, ma l’atmosfera che si respira all’interno di questo giardino è davvero di grande armonia: una volta entrati, scompare qualsiasi rumore, tutti parlano e si muovono con calma, e il distacco dal mondo esterno è davvero palpabile.

Visitarlo è il meritato riposo dalle fatiche del viaggiatore, la Cerimonia del tè in chiave contemporanea.

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Sicuramente meno blasonati, ma ugualmente meritevoli di una visita sono i poco conosciuti Hakone Gardens di Saratoga, piacevolissima località a poche miglia da San Francisco che è diventata il buen retiro di moltissime celebrità come – così si vocifera – Steven Spielberg e Jim Carrey.

Nel 1915 Mrs. Isabel Stine commissionò la realizzazione dei giardini a Naoharu Aihara, discendente di una delle più importanti famiglie di giardinieri imperiali, che ne impostò il design nel pieno rispetto delle caratteristiche del territorio montuoso di Saratoga. La costruzione dei due edifici – la Moon Viewing Upper House e la Lower House – fu invece affidata al rinomato architetto Tsunematsu Shintani. Vegetazione, materiali ed elementi decorativi furono acquistati dal padiglione giapponese della Pan Pacific Exposition una volta smantellato, e la manodopera che si occupò della costruzione venne chiamata direttamente dalla madrepatria. Il risultato fu un bellissimo e autentico giardino giapponese in cui Mrs. Stine ospitò nel corso degli anni numerosi eventi di grande importanza, compresa la prima rappresentazione nella West Coast della Madama Butterfly nel 1923. Oggi gli Hakone Gardens, acquisiti nel 1966 dalla città di Saratoga, sono tutelati dal National Trust for Historic Preservation e continuano ad essere teatro di moltissimi eventi, nonché set cinematografici per alcuni film come “Memorie di una geisha”.

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All’interno dei giardini troviamo tutti gli elementi della tradizione, dallo stagno delle carpe Koi al pergolato con il glicine e al boschetto di bambù: passeggiare su e giù per i suoi percorsi è davvero piacevole, così come – se ne abbiamo la fortuna – partecipare alle lezioni di yoga o di thai chi che si tengono periodicamente in questa splendida cornice.

Voglio anche ricordarvi che quest’anno (in realtà per tutto il triennio 2015-2017) agli Hakone Gardens si celebra il centenario della loro creazione.

E conoscendo abbastanza bene la straordinaria abilità degli americani di sfruttare al meglio qualsiasi buona occasione, sono certa che una visita varrà veramente la pena!

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Japanese Tea Garden

Project: Makoto Hagiwara

Location: Golden Gate Park | San Francisco, CA

Year: established 1894

Photos: Federica Cornalba

 

Hakone Gardens

Project: Naoharu Aihara | Tsunematsu Shintani

Location: Saratoga | San Francisco, CA

Year: established 1915

Photos: Federica Cornalba

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