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Una sorpresa inaspettata nel cuore di cemento della Città degli Angeli: il Blue Ribbon Garden

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02 Ott Una sorpresa inaspettata nel cuore di cemento della Città degli Angeli: il Blue Ribbon Garden

Traffico senza speranza, distanze improponibili, temperature a volte insopportabili, lustrini e cemento ovunque: questo è ciò che Los Angeles mostra ai visitatori sbrigativi, ma a chi la sa guardare con occhi curiosi, regala ben altro. E lo fa con eleganza e discrezione.

Quel mattino che sono scesa dalla macchina in un desolato parcheggio di Downtown, non avrei certo immaginato che la strabiliante architettura della Walt Disney Concert Hall potesse nascondere un piccolo angolo di natura – in una città che ne è quasi priva – prezioso e delicato: il Blue Ribbon Garden.

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Per la verità, ho dovuto chiedere indicazioni a un gentilissimo usciere…perché nonostante fossi ormai vicinissima, proprio non riuscivo ad arrivarci.

Ma una volta superata l’introvabile scala arroventata di lastre d’acciaio incandescente, finalmente eccolo lì: un appartato e silenzioso giardino, adagiato dieci metri sopra Hope Street. Ad accogliermi è stata una temperatura decisamente piacevole, ben diversa da quella infernale del difficile percorso di avvicinamento. Invitata dalla frescura, ho cominciato a muovere i primi passi nel giardino progettato dai paesaggisti Melinda Taylor e Lawrence Moline. Si chiama Blue Ribbon Garden perché è stato interamente finanziato in forma individuale dalle volontarie dell’omonima associazione che supporta il Music Center, ed è dedicato alla scomparsa Lillian Disney, vedova di Walt, che nel 1987 aveva fatto un’ingente donazione in memoria del marito. Frank O. Gehry, il geniale architetto che ha progettato l’edificio, l’ha incontrata più volte durante le fasi di progettazione, e ha detto: “Lillian Disney amava i fiori e i giardini. Non penso che avesse capito la forma dell’edificio: mi mostrava fotografie di cottage con tetti di paglia e di placidi laghetti con famiglie di anatroccoli. Si augurava che io potessi inserirli nel disegno dell’edificio. Le ho promesso che avrei costruito per lei un giardino”.

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E l’ha fatto, disegnando addirittura per lei una fontana meravigliosa che ha la forma di una rosa, rivestita da ottomila frammenti di ceramica di Delft di cui Lillian faceva collezione.

La Rosa di Lilly è il fulcro del giardino: la si raggiunge attraverso sinuosi percorsi in cemento e travertino delimitati da parterre che ospitano più di cento varietà tra arbusti, graminacee, perenni e aromatiche. Questo assortimento eccezionale di forme, colori e profumi, nelle intenzioni stesse dei progettisti, ha due funzioni: la prima, ecologica, è quella di fornire cibo e rifugio per uccelli, farfalle e insetti (soprattutto api), mentre la seconda, architettonica, tende a enfatizzare l’aspetto cangiante del rivestimento dell’edificio, riflettendo sulle lastre in acciaio spazzolato i colori di fogliame e fioriture. Obiettivi ambiziosi per una minuscola oasi in un deserto di cemento!

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E non è certo finita qui: a ombreggiare il Blue Ribbon Garden ci sono 45 alberi, molti dei quali provenienti da proprietà private, perché non disponibili in vivaio. Affinchè le loro chiome riuscissero a incorniciare morbidamente le svettanti forme della Walt Disney Concert Hall in un frizzante dialogo architettonico, Taylor e Moline li hanno selezionati uno ad uno, sulla base delle dimensioni e delle caratteristiche “scultoree”.

Bellissimo è, per esempio, il contrasto materico tra la corteccia nodosa dell’Erythrina coralloides e le fredde lastre d’acciaio del rivestimento, così come l’accostamento tra l’esotismo dei fiori dell’albero orchidea di Hong Kong (Bauhinia x blakeana) e la contemporaneità delle forme estreme dell’edificio. A completare il tutto qualche tavolino qua e là, per godersi pause rigeneranti in un angolo di natura che cambia di stagione in stagione, lontani dagli umori metropolitani.

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Mai mi sarei immaginata di trovare un simile paradiso nel freddo cuore della Città degli Angeli. Gehry non ha soltanto mantenuto la promessa fatta a Lillian Disney, ma ha fatto un regalo ben più grande a tutta la città. Mi spiace solo che per chi, come me, è rimasto o rimarrà incantato da questa piccola gemma, l’edificio pensato per ricordare una nave con le vele spiegate, prenderà le sembianze di una gigantesca rosa, scrigno appariscente di un piccolo fiore prezioso…ma credo anche che Frank capirà!

 

La curiosità

Guardando con attenzione tra arbusti e graminacee, possiamo trovare alcune piante eduli come il nasturzio, il rosmarino, il finocchietto e il trifoglio. Tony Esnault, fino al 2012 executive chef del ristorante stellato Patina (che si trova proprio all’interno della Walt Disney Concert Hall), ha infatti collaborato con la paesaggista Melinda Taylor nella creazione dei parterre, creando un’originale fonte di prodotti a km zero per le sue strepitose ricette.

 

Project: Blue Ribbon Garden

Location: Los Angeles, CA

Year: 2003

Photos: Federica Cornalba

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