La vera semplicità è solo apparente, perché è frutto di una sintesi che toglie tutto ciò che è superfluo e dà a quel che rimane una grande forza espressiva. La ricerca di nuove ispirazioni, magari da mondi lontani o dalle esperienze dei grandi maestri, e la cura del dettaglio di ogni elemento d’arredo o vegetale, di ogni colore, o di ogni materiale, sono i valori aggiunti del processo creativo che dà agli spazi una veste solo a prima vista minimale. In un giardino, per esempio, qualche volta sono semplicemente i colori che mutano con le stagioni, o le tessiture del fogliame, a diventare protagonisti, tanto da sopperire all’assenza di altri elementi o da renderne addirittura superflua la presenza. Ecco perché è necessario procedere con rigore e accuratezza: per cercare di non sbagliare, e per non togliere quindi ad ogni elemento la possibilità di esprimere tutte le sue potenzialità.
Il tocco di frivolezza è l’elemento che sdrammatizza e che lascia al solo processo creativo l’onere della disciplina, facendo in modo che ogni spazio ed ogni esperienza siano vissuti con serenità…e con un po’ di leggerezza.